Dalla terra al calice: come nasce il vino in Tenuta Villa Bellini.

La vendemmia è fatta esclusivamente a mano e la selezione dei grappoli avviene per tutti i vini; l’uva non idonea, infatti, non viene raccolta, ma ridata alla terra. Si vendemmia solo uva perfettamente matura ed è così che il lavoro di selezione richiede almeno due passaggi per ogni appezzamento.
Le uve destinate alle produzione del nostro Amarone vengono fatte appassire naturalmente nell’ antico teatro della Villa, per circa 100 giorni.
Le fermentazioni sono sempre di piccole quantità di uva; lavoriamo con microvinificazioni, la cui suddivisione è scandita dal tempo di raccolta.
La fermentazione alcolica è spontanea, con lieviti indigeni. Inizia con la preparazione del “Pied de Cuve”, realizzato interamente a mano, in cantina. Le uve che compongono il piede di fermentazione sono selezionate fra le vigne più antiche della Tenuta. Si tratta delle uve che maturano più lentamente e presentano, ad inizio vendemmia, una componente acida ideale per l’inizio di fermentazione.
Anche l’Amarone fermenta spontaneamente. In questo caso, la fermentazione è piuttosto lunga e si protrae fino a quando la componente zuccherina del mosto di partenza viene completamente trasformata in alcol.
Anche la fermentazione malolattica è spontanea.
Come da tradizione, le varietà autoctone vengono fatte fermentare tutte insieme. Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara sono raccolte a piena maturazione e mescolate insieme, poiché le caratteristiche peculiari di ciascuna uva sono di supporto alla fermentazione.
Le follature sono manuali, mentre per rimontaggi e delestage si utilizza una pompa, sotto il rigoroso controllo dell’enologo.
Nell’affinamento dei nostri vini, l’impiego del legno è estremamente limitato. La bottaia è composta da alcuni tonneaux da 5 hl e da botti da 20 hl, di solo rovere francese, con tostatura tale da preservare il carattere fruttato del vino.